Maria Luisa Pacelli, direttore di Ferrara Arte e direttore delle Gallerie darte moderna e contemporanea di Ferrara, è la vincitrice del
La cerimonia di premiazione si terrà a Fumane di Valpolicella, sede dellazienda vitivinicola Allegrini, il 25 ottobre.
Maria Luisa Pacelli, e con lei Ferrara Arte e lintera città di Ferrara, vanno così ad aggiungersi agli illustri vincitori delle precedenti edizioni: Paola Marini e Bernard Aikema per lesposizione Paolo Veronese: lillusione della realtà; Salvatore Settis, Rem Koolhaas e Fondazione Prada per la mostra Serial/Portable Classic e Luca Massimo Barbero, curatore della mostra Da Kandinsky a Pollok. La grande arte dei Guggenheim, Davide Gasparotto, Rodolfo Tura e Guido Beltramini, in quanto curatori della mostra Pietro Bembo e linvenzione del Rinascimento.
Il Premio a Maria Luisa Pacelli va al di là del riconoscimento per una singola iniziativa espositiva.
Vuole riconoscere linsieme delle proposte espositive che Ferrara Arte organizza in Palazzo dei Diamanti. Mostre di ricerca, come lattuale dedicata a Carlo Bononi. L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese (sino al 7 gennaio 2018) e le recenti De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie e Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, unanimemente celebrate dalla critica e, allo stesso tempo, amate da un vastissimo pubblico.
Con lassegnazione del Premio a Maria Luisa Pacelli, il riconoscimento va ad una eccezionale professionista, una donna capace di prendere su di sé uneredità impegnativa, di aggiornarla e rinnovare una formula vincente, traghettandola nella stagione non facile della crisi economica internazionale. E, al medesimo tempo, ad una città che ha scommesso concretamente sulla cultura come motore di sviluppo e collante di un tessuto civico.
A far pendere il giudizio unanime della Giuria verso Maria Luisa Pacelli e il sistema Ferrara è il modello virtuoso del capoluogo estense nel panorama italiano.
Ferrara è modello di politiche culturali locali capaci di coniugare la storia di un territorio con le correnti artistiche internazionali, rendendo partecipi i cittadini di un processo di arricchimento culturale innescato da mostre oculatamente progettate e sapientemente curate. Ferrara continua la motivazione - è una delle città italiane che, con maggiore determinazione e successo, ha perseguito la difficile via di una proposta culturale di alto profilo legata alle mostre, incardinandola a due assiomi: progettualità con gestione pubblica diretta e ricerca di una redditività coniugata alla qualità dei contenuti.
Ed è su questo tema che sarà focalizzata la Lectio Magistralis che Maria Luisa Pacelli terrà in occasione della cerimonia di conferimento del Premio. Il suo intervento verterà su Le mostre come motore di crescita e identità. Esperienze di una città che ha scommesso sulla cultura.
www.palazzodiamanti.it